Benvenuto Pellegrino !!!

... di seguito gli aggiornamenti in tempo reale dall'Australia ...

NB: Tutti i commenti anonimi e di dubbio gusto che verranno trovati su queste pagine, verranno immediatamente cancellati.


giovedì 20 marzo 2008

Verifichiamo il vostro inglese...

1 - Modulo principianti

Tre streghe guardano tre orologi Swatch.
Quale strega sta guardando quale orologio Swatch?

In inglese:

Three witches watch three Swatch watches.
Which witch watch which Swatch watch?


2 - Modulo intermedio

Tre streghe con la parrucca guardano i cinturini di tre orologi Swatch.
Quale strega con la parrucca sta guardando quale cinturino di quale orologio Swatch?

In inglese:

Three switched witches watch three Swatch watch switches.
Which switched witch watch which Swatch watch switch?


3 - Modulo avanzato

Tre streghe svedesi con la parrucca guardano i cinturini
di tre orologi Swatch svizzeri.
Quale strega svedese con la parrucca sta guardando quale
cinturino di quale orologio Swatch svizzero?

In inglese:

Three swedish switched witches watch three swiss Swatch watch switches.
Which swedish switched witch watch which swiss Swatch watch switch?

lunedì 17 marzo 2008

Benedetto XVI ai giovani: "Arrivederci a Sydney!"

In dirittura d'arrivo la preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù

CITTA' DEL VATICANO, domenica, 16 marzo 2008 (ZENIT.org).- Questa Domenica delle Palme, a Roma, come hanno fatto i Vescovi delle Diocesi del mondo, il Papa ha presieduto a livello diocesano la Giornata, istituita da Giovanni Paolo II in concomitanza con il giorno di inizio della Settimana Santa.

Alla celebrazione, presieduta dal Pontefice in Piazza San Pietro, hanno partecipato giovani dei cinque continenti, alcuni dei quali avevano preso parte ai 25 anni di fondazione del Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo del Vaticano, anch'esso istituito da Papa Wojtyła.

"Il mio pensiero va in questo momento a Sydney, in Australia, dove fervono i preparativi per il grande incontro che avrò là con i giovani di tutto il mondo dal 15 al 20 luglio prossimo", ha detto il Papa recitando l'Angelus.

"Ringrazio la Conferenza Episcopale Australiana, in particolare il Cardinale Pell Arcivescovo di Sydney e i suoi collaboratori, per tutto il lavoro che stanno compiendo con tanto impegno; come pure sono grato alle Autorità australiane, sia federali sia statali, per il generoso sostegno offerto a questa importante iniziativa. Arrivederci a Sydney!".

Parlando in inglese, ha aggiunto: "Preghiamo tutti per i nostri giovani, perché la Giornata Mondiale della Gioventù sia un momento di profondo e duraturo rinnovamento spirituale".

domenica 16 marzo 2008

Perchè evangelizzare?

Ieri, dopo mesi di digiuno, ho guardato per caso 10 minuti di televisione. Qua in svizzera si prende solo Raiuno così ho guardato un pezzo del programma "Passaggio a Nord Ovest" di Alberto Angela. C'era un servizio molto interessante su una tribù primitiva del Brasile. Per un po' hanno raccontato le loro usanze, tradizioni, stili di vita. Questa tribù, che vive tra l'Amazzonia e il Suriname, è rimasta sconosciuta fino a poco tempo fa. Consta di circa 200 persone e vivono nella foresta amazzonica, senza nessun tipo di contatto col mondo civilizzato. Pensate che vivono completamente nudi in un posto in cui nessun altra popolazione umana riesce a vivere. Si cibano di scimmie arrostite e per segno distintivo hanno un piercing sul labbro inferiore fatto con un legno di diametro di almeno 10 cm).
Comunque non sono qui per raccontarvi come vivono le tribù primitive e non credo che vi interessi! La cosa che più mi ha colpito e su cui volevo il vostro parere è la seguente. Verso la fine del servizio, la voce narrante ha concluso il servizio con una frase di questo tipo:

"Purtroppo un gruppo di protestanti americani dell'associazione ......(non mi ricordo il nome) si sono stabiliti poco lontano dalla tribù per evangelizzare questi primitivi. Sappiamo dalla storia che questi tentativi hanno devastato le popolazioni indù instaurando in loro i modi di vita occidentali che creano egoismo, distruggono le tradizioni e le credenze di questo popolo oltre a portare delle pericolose malattie ....(etc etc...non mi ricordo esattamente i termini ma il concetto era questo). Il governo brasiliano ha espulso dallo stato questo gruppo di cristiani ma non sappiamo come andrà a finire questa vicenda....che ne sarà del piccolo ____(e mostrano la foto di un bambinetto) e del capo tribù ____(chiaramente non mi ricordo i nomi e non so nemmeno se fossero veri questi nomi). Come finiranno se noi romperemo il loro equilibrio e la loro società....etc....etc..."

Insomma, penso che il concetto l'abbiate capito! Nel modo che la televisione usa sempre, cioè giocando coi sentimenti, fanno passare per criminali quei poveri cristiani che perdono la loro vita per evangelizzare questo popolo. A me sembra che in questo modo si voglia fare come con gli animali, cioè tenere queste persone in uno stato primitivo perchè possano essere come gli animali in una riseva naturale cioè un attrazione, con la scusa che non abbiamo il diritto di insegnare la nostra cultura occidentali si lasciano questi popoli allo stato brado, come in un grosso zoo...e guai a chi osa toccarli perchè non bisogna modificare il loro ambiente naturale, madre natura! non so perchè ma mi ha sconvolto questo pensiero, è ovvio che in questo pensiero c'è più di una contraddizione ma non so come poter discutere su questo punto su un piano non esclusivamente cristiano.
Ci sarebbe molto da dire, è ovvio che nella storia con la scusa di evangelizzare si sono commessi molti crimini, è vero che non si può sradicare un popolo dalle proprie origini ma io penso che un vero cristiano sappia annunciare Cristo e liberare questi popoli dalle credenze primitive e dalla barbarie delle leggi e usanze primitive (che il filmato non mostrava. a guardare la tv sembrava che fossero tutti felici, allegri, buoni e amici) senza tuttavia rinnegare tutte le tradizioni ma semmai inserendo i valori cristiani all'interno della loro struttura sociale.
Però non nego che tutto questo mi ha fatto riflettere non poco. è davvero necessario evangelizzare? cosa vuol dire in fondo? che senso ha? e poi: cosa bisognerebbe insegnare a questi popoli? come dovrebbe comportarsi lo stato brasiliano? Io ho delle mie risposte a queste domande ma non voglio tediarvi ulteriormente. Vorrei invece che mi faceste sapere la vostra opinione a riguardo.
Ho scritto questo post perchè mi è venuto in mento che anche in Australia è pieno di tribù di aborigeni e l'anno scorso sembrava che ci mandassero proprio in quelle zone ad evangelizzare invece finiremo nella zona di Perth in cui vivono persone "normali" con stile di vita occidentale come noi.

venerdì 14 marzo 2008

Testiamo l'attrezzatura per Sydney

Ciao a tutti, ho avuto un idea geniale e, un po' per ridere un po' per scherzare, ho pensato che sarebbe bello poter controllare il materiale per la veglia notturna provando a dormire fuori una notte, tanto le temperature e l'umidità saranno molto prossime a quelle di questi giorni...

L'idea migliore sarebbe quella di provare in una situazione sicura, avendo una casa a disposizione in caso di problemi o freddo eccessivo.
Un pezzo di prato di casa Marcolongo a Villate sarebbe l'ideale, si pensava fra un mese, nella prima decina di aprile.

Un programma di massima potrebbe essere:
- ritrovo verso le 14.00 (ma tanto lo so che arriverete tutti per le 15.00... :-)
- allestimento del campo
- pomeriggio in allegria con canti ecc.
- vespri
- cena stile GMG con scatolette varie e assortite
- resto del programma libero, ancora da definire

Per come la vedo io, se piovesse sarebbe perfetto, preferisco mettere alla prova la mia attrezzatura sapendo che se sono in difficoltà basta entrare a casa di Anna, piuttosto che trovarmi con il sacco a pelo zuppo a Sydney senza sapere come passare la notte...

Che ne pensate di questa idea? Il blog e il sito sono fatti apposta per raccogliere le vostre impressioni e le vostre proposte, quindi non risparmiatevi...
Med

venerdì 7 marzo 2008

Riflessione sull'ultima di Quaresima

V Domenica di Quaresima

Ezechiele 37, 12-14; Romani 8, 8-11; Giovanni 11, 1-45

LA RISURREZIONE DEL CUORE

Le storie del Vangelo non sono scritte solo per essere lette, ma anche per essere rivissute. La storia di Lazzaro è stata scritta per dirci questo: c'è una risurrezione del corpo e c'è una risurrezione del cuore; se la risurrezione del corpo avverrà "nell'ultimo giorno", quella del cuore avviene, o può avvenire, ogni giorno.

Questo è il significato della risurrezione di Lazzaro che la liturgia ha voluto evidenziare con la scelta della prima lettura di Ezechiele sulle ossa aride. Il profeta ha una visione: vede un'immensa distesa di ossa rinsecchite e capisce che esse rappresentano il morale del popolo che è a terra. La gente va dicendo: "La nostra speranza è svanita, noi siamo perduti". Ad essi è rivolta la promessa di Dio: "Ecco io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe...Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete". Anche in questo caso non si tratta della risurrezione finale dei corpi, ma della risurrezione attuale dei cuori alla speranza. Quei cadaveri, si dice, si rianimarono, si misero in piedi ed erano "un esercito grande, sterminato". Era il popolo d'Israele che tornava a sperare dopo l'esilio.

Da tutto questo deduciamo una cosa che conosciamo anche per esperienza: che si può essere morti, anche prima di...morire, mentre siamo ancora in questa vita. E non parlo solo della morte dell'anima a causa del peccato; parlo anche di quello stato di totale assenza di energia, di speranza, di voglia di lottare e di vivere che non si può chiamare con nome più indicato che questo: morte del cuore.

A tutti quelli che per le ragioni più diverse (matrimonio fallito, tradimento del coniuge, traviamento o malattia di un figlio, rovesci finanziari, crisi depressive, incapacità di uscire dall'alcolismo, dalla droga) si trovano in questa situazione, la storia di Lazzaro dovrebbe arrivare come il suono di campane il mattino di Pasqua.

Chi può darci questa risurrezione del cuore? Per certi mali, sappiamo bene che non c'è rimedio umano che tenga. Le parole di incoraggiamento lasciano il terreno che trovano. Anche in casa di Marta e Maria c'erano dei "giudei venuti per consolarle", ma la loro presenza non aveva cambiato nulla. Bisogna "mandare a chiamare Gesù", come fecero le sorelle di Lazzaro. Invocarlo come fanno le persone sepolte sotto una valanga o sotto le macerie di un terremoto che richiamano con i loro gemiti l'attenzione dei soccorritori.

Spesso le persone che si trovano in questa situazione non sono in grado di fare niente, neppure di pregare. Sono come Lazzaro nella tomba. Bisogna che altri facciano qualcosa per loro. Sulla bocca di Gesù troviamo una volta questo comando rivolto ai suoi discepoli: "Guarite gli infermi, risuscitate i morti" (Mt 10,8). Cosa intendeva dire Gesù: che dobbiamo risuscitare fisicamente dei morti? Se fosse così, nella storia si contano sulle dita i santi che hanno messo in pratica quel comando di Gesù. No, Gesù intendeva anche e soprattutto i morti nel cuore, i morti spirituali. Parlando del figliol prodigo, il padre dice: "Egli era morto ed è tornato in vita" (Lc 15, 32). E non si trattava certo di morte fisica, se era tornato a casa.

Quel comando: "Risuscitate i morti" è rivolto dunque a tutti i discepoli di Cristo. Anche a noi! Tra le opere di misericordia che abbiamo imparato da bambini, ce n'era che diceva: "seppellire i morti"; adesso sappiamo che c'è anche quella di "risuscitare i morti".

Che ne pensi di questo Blog?